venerdì 7 marzo 2008
Storie ipotetiche o dimenticate
Sole...una giornata limpida di Primavera, una di quelle giornate in cui si inizia a cercare l'ombra degli alberi...gli stessi alberi che hanno rinunciato alla loro stupenda chioma per meglio adattarsi alle rigidità dell'inverno e che rinascono, tornano imponenti e colorati come in un disegno di bambini...le foglie si aprono e crescono, si colorano e danzano nel vento...una foglia in particolare era nata un pò in ritardo e come prima cosa, davanti, si trovò un'altra foglia...stupenda, verdissima, la più bella foglia che avesse mai visto...non che ne avesse viste molte, ma delle 30-40 che aveva intorno era sicuramente la migliore...guardava il sole, fiera e cresceva rigogliosa nutrendosi dei suoi raggi...la piccola foglia, rapita da tanto fascino, non riusciva a distogliere lo sguardo...sapeva che la luce era sinonimo di vita, ma viveva felice nella contemplazione di quel prodigio della natura che aveva amato dal primo giorno...giorni e notti nell'attesa di una scossa che le avvicinasse, per sfiorarla, per sentire il fluire della sua linfa...ne sentiva il profumo, ne sentiva il sapore quando una goccia di rugiada, scivolando, arrivava a bagnare entrambe...il canto dei grilli era come il suono di mille violini portati dal vento (diceva Carmen Consoli), suonavano solo per loro...le urla dei bambini felici, il silenzio dei lunghi pomeriggi estivi, scandivano il tempo delle loro vite...passarono i mesi e le stagioni...l'Autunno arrivò inesorabile e con esso le prime macchie a funestare quel rigoglioso verde...non era importante, la piccola foglia vedeva la sua innamorata sempre stupenda come quel giorno di Primavera...era un amore maturo, cresciuto in quel tempo che crudelmente avvicinava la fine...le giornate di sole lasciarono il passo a quelle grigie e piovose...le chiome verdi rimanevano un bel ricordo, adesso c'erano ampi spazi vuoti o così sembravano...il colore delle foglie era troppo simile a quello dei tronchi per distinguerle a distanza...come per tutte venne il tempo di cadere, la foglia più vecchia cadde, 5 centimetri al secondo, un tempo lungo e per tutto quel tempo l'altra foglia pregò di cadere insieme alla sua amata...pregò di poterla vedere ancora, che non si posasse troppo lontano da lei...maledisse il tempo che ruba le cose sempre quando si trovano al loro massimo...la natura, che è madre amorevole, accolse quella preghiera e dopo poco anche la piccola foglia cadde, 5 centimetri al secondo, troppo lentamente, un tempo infinito...il tempo in cui si è divisi è sempre infinito e straziante...una volta al suolo e lontane pochi millimetri, abbastanza spazio per chi è ancorato al terreno, immobile, sentivano di poter morire felici...allora ci mise del suo il vento, una piccola folata e finalmente poterono toccarsi, si unirono in un umido abbraccio...un'altra folata più forte e volarono insieme, ringraziando il vento per la sua opera e il tempo che avevo reso possibile un amore stupendo perchè destinato a finire, in vita, ma a durare per l'eternità successiva...
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Una buona causa
Chiunque abbia la possibilità di rimediare una "talking Sumomo" e volesse anche rendermi felice, può regalarmela tranquillamente...ho tolto il link alla moratoria sull'aborto per questa richiesta d'aiuto...Viva Sumomo...clap clap...applausi...
2 commenti:
sono tanto invidiosa di quelle due foglioline ç_ç
non era una storiella per fare invidia, ma una per dare speranza...un mio personalissimo augurio a tutte le persone innamorate, che possano coronare qualsiasi loro sogno...
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