Odiavo i vestiti bagnati sin da bambino, mentre tutti i miei compagni si buttavano nel fango con estrema soddisfazione io li guardavo con disprezzo e sadismo sapendo cosa li aspettava a casa, una mamma inferocita...non ho scelta, oggi devo accontentarmi di sopravvivere, non posso reclamare condizioni e quasi quasi sono costretto a ringraziare per ogni tortura ricevuta, paradossalmente mi allungano la vita...la sensazione di umido, l'odore di sangue nel naso e la semi-oscurita' non sono un bel quadretto, ma ho imparato a godere di questi momenti perche c'e' sempre di peggio...conoscevo poco della mia prigione, una stanza di pochi metri quadrati con un banco da lavoro su un lato e una finestra sull'altro, avanti a ma una porta nel mezzo di una parete, alle mie spalle suppongo ci sia un'altra parete.
Era giorno inoltrato e poca luce penetrava dalla finestra sprangata ma con assi marce che a volte cadevano allargando le feritoie da cui vedere la luce, il mondo di fuori.
Non era giornata per godere del sole, ad un tratto una nuova tavola di legno calata dall'esterno aveva oscurato del tutto il sole, qualcuno lavorava scentemente e a tempo pieno intorno a quella prigione.
Ancora buio, ancora piu' intenso...piano piano pero' una luce verdina traccia un segno, un messaggio proprio sotto la finestra, una scritta con vernice fluorescente, poche lettere e qualche numero:
"7884
Nessuno e' veramente innocente"
Un frase inequivocabile e per niente rassicurante ma cavolo io sono innocente...
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Una buona causa
Chiunque abbia la possibilità di rimediare una "talking Sumomo" e volesse anche rendermi felice, può regalarmela tranquillamente...ho tolto il link alla moratoria sull'aborto per questa richiesta d'aiuto...Viva Sumomo...clap clap...applausi...
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