Benvenuti naviganti....buon approdo nello shakamondo....territorio di pensieri e racconti, di esperienze e desideri....un mondo fra il serio e la burla, terra di nessuno fra sogno e realtà....se gradirete la permanenza sarete sempre benvenuti, altrimenti arrivederci ad un tempo e ad un mondo diversi.... Shaka81

Autoritratto

Autoritratto
(El Shakon-1988----Guggenheim NY)

venerdì 30 novembre 2007

Un impegno concreto: Più puffi per tutti



Ometti blu, alti due mele o poco più...sono i puffi...da sempre migliori amici degli uomini, ancor prima dell'invenzione del cane e con la donna ancora in cantiere...l'uomo era asessuato e saltellava felice sulle imponenti distese della terra, ancora prive di strade e città ma con qualche McDonald e parecchi Bar e Gelateria, lavorava, saltellava, si chiudeva nei bar, saltellava un pò meno...era una vita spensierata e ai limiti dell'alcoolismo, mancavano diversivi e a quel punto nacque spontaneamente il puffo A...tutti gli uomini vedendolo iniziarono a teorizzare su chi fosse quell'esserino o meglio su cosa fosse...alcuni credevano fosse un abitante dell'ormai scomparsa atlantide, ma quelli erano gli snorky purtroppo dimenticati esseri puffici con un tubo in fronte...altri pensavano a civiltà aliene..."Oh uomino delle stelle"...la lingua era quella che era..."Oh uomino delle stelle, non farci del male"...erano i pessimisti passivi, credevano nell'invasione e si sarebbero consegnati senza belligerare...il dubbio rimase per molti dei 30 secondi che passarono fra quando il puffo apparve e quando si creò la bocca per parlare...a quel punto disse "Oh uomini, dominatori della terra...(svariati convenevoli, ringraziamenti alle autorità intervenute ecc...)...io sono un puffo e in quanto puffo sono qui per puffare"...una logica così stringente lasciò basiti i più, i meno invece se ne andarono al bar...vissero felici e contenti per circa 20 minuti, fecero in tempo a creare un nuovo idioma..."salve uomo che puffi?"..."vado a puffare"..."arcipuffolina che puffigata"...i sovversivi beoni nel frattempo tramavano, in quanto sovversivi, nell'ombra...cosa ci facciamo con questi cosi piccoli e blu?...il più lungimirante propose il gelato...i meno furbi volevano accoppiarsi con loro per creare dei fantomatici mezzi puffi, più alti ma meno blu, come uomini più bassi ma più blu...volevano creare un super razza per conquistare il mondo ed essere fonte di ispirazione per tutto il cinema di fantascienza degli anni 50...purtroppo l'asessualità era una barriera piuttosto difficile da superare...la proposta del gelato era di gran lunga la migliore...iniziò una spietata caccia al puffo, puffi di qua e puffi di la...sventrati, decapitati, mutilati e infine gelatati...i pochi superstiti si rifugiarono in un villaggio nascosto e formatasi una puffa iniziarono la loro lotta per la perpetuazione della specie, rendendo quasi introvabili i prelibati gelati al puffo...gli uomini a quel punto avendo il gelato e dovendo distrarsi barattarono una costola per avere una compagna, un qualcosa di molto bello ma di difficile gestione...la donna...e da quel giorno l'uomo non fu più asessuato, la donna è diventata la migliore amica dell'uomo e il gelato l'ultima spiaggia per le coppie che non sanno proprio cosa puffare...

(Mi scuso con le donne per la piega vagamente maschilista che ha preso la storia, si fa per scherzare, io rispetto le donne come se fossero esseri umani...scherzo ancora, w le donne...
Mi scuso con chi è integralista religioso, potrei risultare blasfemo ma la storia essendo chiaramente una fregnaccia non penso offenda nessuno...
Mi scuso con i puffi e la caccia selvaggia a cui sono stati condannati, ma se si accoppiassero di più si divertirebbero molto e io troverei il gelato al puffo che mi piace tanto...)

2 commenti:

Forgeress ha detto...

¯u¯
Bene... ho capito quale è il tuo doping... il gelato al puffo ha effetti davvero più devastanti di qualsiasi altra sostanza che danneggi il cervello... Son contenta di usare solo il thè

Unknown ha detto...

NAZIOPUFFSOCIALISMO
I puffi compiono 50 anni e restano un cartone animato cult degli anni ottanta per quella generazione come la mia, cresciuta a tv e pane e nutella.
Apparvero in fumetto negli anni 60, disegnati dal fumettista belga Peyo e dal giornalista Delporte e rappresentano uno dei pochi cartoni animati degli anni 80 di matrice europea (anche se portati in tv dall’americana Hanna&Barbera), sul vasto panorama di cartoni giapponesi.

Ciò che affascina del mondo dei puffi è la loro carica metaforica in cui qualcuno ha voluto vederci la realizzazione dell’utopica società comunista, ma che a ben vedere ha i tratti della comunità rurale socialista nazionale: i puffi erano camerati!
I puffi vivono in un villaggio stanziato su una radura nascosta di una foresta europea in epoca medievale. Sono geneticamente tutti uguali ma differenziati nelle loro specifiche caratteristiche comportamentali ( Brontolone [l’arrabbiato], Tontolone [lo stupidotto], Golosone [l’ingordo, ma anche cuoco del villaggio], Forzuto [il coraggioso e esibizionista], Quattrocchi [il pedante intellettuale], Vanitoso [il manierista], Sognatore[l’idealista], Pigrone [lo scansafatiche],…) e artigianali (Inventore, Poeta, Contadino, Pittore,…) sotto la guida di un puffo più anziano, il Grande Puffo, che è insieme capo politico (mantiene e coordina l’organizzazione del villaggio) e capo religioso (amministra incantesimi e presiede alle cerimonie comuni come capo dell’orchestra).
I puffi non si riproducono se non in linea con un’eugenetica che li vuole tutti razzialmente uguali, che si verifica solo attraverso la magia.


Inizialmente i puffi sono 99 cui si aggiungono il puffo Vanitoso nato dal riflesso di uno specchio per incantesimo e la cui diversità è espressa da un carattere effeminato, la Puffetta che creata inizialmente mora e malvagia dal nemico dei puffi, il gretto stregone Gargamella, per disgregare i camerateschi equilibri del villaggio maschilista, si trasforma nell’unica rappresentante femminile, bionda e ariana, dispensatrice di consigli e di cure, tratti della femminilità tradizionale.
Al saggio e anziano Grande Puffo detentore del potere magico acquisito si oppone il piccolo Baby Puffo che rappresenta il potere magico originale e insito alla pura razza puffoide.

La società dei puffi è in pieno equilibrio con la natura circostante, non è conosciuto il commercio e la moneta, l’economia è rurale, basata sulla coltivazione delle PUFFBACCHE e collettivizzata; esiste la proprietà privata della casa (monolocale a forma di fungo) e i pasti avvengono in comune (alla spartana).
Durante i banchetti si celebrano riti pagani volti ad assicurare la fertilità della terra (grandi cerchi attorno al Fuoco accompagnati da canti liturgici “lalalalla”) e il rispetto delle stagioni (al Grande Puffo, in quanto guida religiosa compete l’invocazione di Madre Natura, un’attempata cicciotella, e Padre Tempo, un vecchio canuto, divinità bucoliche che aiutano i puffi con poteri e sapienza superiori a quelli del Grande Puffo stesso).

La comunità è strettamente ristretta, non è accessibile agli umani se non per volontà dei puffi stessi, che ne difendono l’integrità e la segretezza; sebbene i nanetti blu abbiamo più volte aiutato e ospitato altre creature del bosco (folletti, animali,orchi,…) ecc, tali creature una volta ricevuto l’aiuto non possono che ritornare alle loro rispettive comunità originali.
Ogni episodio della vita dei puffi affrontato dalla comunità tutta, in virtù delle rispettive caratteristiche e sotto la guida del capo si rivela un momento di “evoluzione” etica per tutta la comunità.
Il nemico numero uno dei puffi è lo stregone Gargamella, che ha delle caratteristiche caricaturali che ricordano i tratti topici della propaganda antigiudea (nasone, un po’ ingobbito, vesta nera e lunga, aspetto trasandato). Il suo scopo è quello di trovare i puffi e servirsene per trasformare i metalli in oro. Il perfido Gargamella è accompagnato dal gatto Birba per il quale i puffi sono una risorsa alimentare: in inglese il nome di Birba è Azreal, nome ebraico, l’arcangelo che conduce le anime al giudice supremo nella tradizione ebraica.
Sarà per questo che in Israele il cartone animato non è mai stato trasmesso?? Chi può dirlo!

Resta comunque un bel cartone animato in grado di veicolare una visione del mondo tradizionale e pura.

Una buona causa

Chiunque abbia la possibilità di rimediare una "talking Sumomo" e volesse anche rendermi felice, può regalarmela tranquillamente...ho tolto il link alla moratoria sull'aborto per questa richiesta d'aiuto...Viva Sumomo...clap clap...applausi...