Racconto Pulp (settima puntata)

Settimane, mesi...il tempo non aveva più significato, una prigione, torture e un pensiero che lo tormentava...ci aveva pensato incessantemente dal giorno in cui era comparsa la scritta e tutto era passato senza destare attenzione...era stato curato e nutrito, non era morto...tutto però ruotava intorno a quel messaggio...l'ossessione è parente della follia e ormai era il momento di una bella riunione di famiglia...
AHahahaAH...ho capito, brutti stronzi ho capito tutto...urlo quanto voglio luridi bastardi, ho CAPITOooo!...cosa aveva capito non era chiaro ma di sicuro non era felice come voleva mostrare, ormai non c'era logica, se mai ci fosse stata in quella situazione...io So cosa Volete da me...AHAHAHhhhah, Sergio Cammarata, è lui...quei numeri è LUI...dove sei mangia SPAghetti, vieni fuori Mafioncello di merda!...lo sfogo era sintomo di una certa chiarezza di pensiero, aveva ricondotto i numeri ad una persona, ad una data...i fatti di quel giorno però erano sufficienti a mutare la soddisfazione di aver trovato un nemico nella rassegnata consapevolezza che proprio quel nemico era il meno indicato...